Stanza del Fuoco

La Stanza del Fuoco è stata affrescata da Francesco Cozza tra il 1658 ed il 1659. Al centro della volta vi è la personificazione del fuoco, una donna avvolta in un turgido mantello rosso mentre intorno sui quattro lati della volta scorre libera, senza altre censure spaziali se non quelle degli elementi naturali o architettonici delle scene rappresentate, la descrizione di alcuni momenti di lavoro all'interno della Fucina di Vulcano. Sul lato di fronte l'ingresso sono raffigurati i Ciclopi attorno a un'incudine mentre forgiano il metallo; al centro della volta Venere, sposa di Vulcano. Sul lato a destra dell'entrata è visibile, anche se solo in parte, la grande ruota di un mulino ad acqua; vicino due figure maschili sorreggono un'armatura. Sul lato opposto sono esposti su di un tavolo vasi, anfore e piatti in metallo. La rappresentazione del tema mitologico in questo caso non ha un valore fine a se stesso anzi fornisce all'artista il pretesto per rappresentare semplicemente dei momenti della vita quotidiana, fuor di metafora dunque il soggetto sotteso è quello del lavoro di tutti i giorni, connotazione resa possibile dall'evidente tono naturalistico che l'artista ha dato alla rappresentazione, lontana dall'astrazione che domina nella decorazione delle altre stanze che invece rimangono nel contesto del mito lontano e sublime. Il pittore venne pagato 220 scudi per il suo lavoro e ne ricevette altri 25 quando nel 1661 verrà richiamato per alcuni ritocchi.